venerdì 7 aprile 2017

BG: Da Zplat

Quando il pennacchio di fumo si alzó all'orizzonte le luci dell'alba di Texan e del tramonto di Mexan stavano colorando il cielo di un rosso rubino.
La quasi interezza della popolazione di Nazkar che fosse munita anche del più rozzo dei veicoli era schierata lungo la linea dell'orizzonte.
A Grunt parve anche di cogliere la vista di un Kutta carico di kakkole in fondo alla fila.
Quando Buzzgob la sera prima si era messo a sbraitare nei suoi confronti, completamente ubriaco di birra di funghi aveva usato queste parole: "Anke ze tu partizzi domattina, al pazzaggio della montagna zu ruote, ke zarebbe l'uniko momento in kui le porte zarebbero aperte, rimarrebbe un fottuto zuicidio, ztupido idiota! Hic...".
O almeno questo era sembrato di comprendere a buona parte del bar.
Per questo motivo quando all'alba Grunt venne svegliato dal trambusto dei veicoli in movimento capì che forse era il momento giusto per partire.
"Rozzo" pensó Grunt fissando l'orizzonte a cavallo della sua "Bestia", come lui adorava a chiamare la sua moto, "quezto zì ke è un bel zegno".
L'intera banda stava aspettando sulla cima del versante, schierata, indecisa sul momento giusto per partire, quando una forte folata di vento sospinse il Kutta a vela delle kakkole giù per la collina.
All'eterogenea unione di veicoli sembró un segnale adatto, in fin dei conti quale orko rispettabile si sarebbe fatto battere da una kakkola?
La potenza del ruggito delle dozzine di motori lì presenti fu sufficiente a smuovere l'aria e a alzare un alta nuvola di polvere mentre una pila di orki urlanti scendeva la collina alla massima velocità consentita dai loro mezzi.
Grunt sfrecció lungo la discesa, schivando i corpi dei piloti meno esperti e investendo quelli che non riusciva a schivare, puntando verso la locomotiva del treno.
"Cosa aveva detto Buzz?" Cominciò a pensare mentre il treno gli sfrecciava a fianco a una velocità che nemmeno la sua moto da gara riusciva a mantenere "quale era il pulzante per il Noz? Il rozzo o il verde?".
Nel frattempo solo una delle macchine era stata abbastanza veloce da posizionarsi di fronte alla locomotiva, probabilmente nella speranza di farsi spingere all'interno della città, ma quando il treno li raggiunse il rumore di acciaio piegato e le urla che l'accompagnarono indicarono che quella strategia non era stata molto efficace.
"Ci zono!" Disse a quel punto Grunt tra se e se "il verde e il rozzo inzieme! Zono zikuro ke aveva detto verde e il rozzo inzieme!!!".
Meno di un secondo dopo le marmitte iniziarono a emettere fiamme e la moto acceleró a tal punto che l'aria fece agitare la pelle sulla faccia dell'orko come una vela al vento.
In un istante Grunt si trovò a pochi centimetri dal raggiungere con la mano la scala che permetteva l'accesso alla locomotiva.
Le dita dell'orko erano a meno di un centimetro dall'afferrare il piolo d'acciaio quando il motore, che nel frattempo stava andando a velocità ben superiori a quelle che avrebbe potuto sopportare, decise di esplodere.
Grunt non capì bene cosa successe ma nel botto che ne seguì si ritrovó con il braccio sinistro incastrato tra i pioli.

A quel punto, pensando di avercela fatta si girò dietro di se facendo un medio agli altri orki, ma voltandosi ebbe appena il tempo di dire "O Gork" prima di ritrovarsi l'arcata della porta di ingresso alla cupola, che era stata costruita sulle le esatte misure del treno, dritta sul naso.
Negli anni successivi quella venne narrata dagli allevazgorbi come la giornata del "Grande Zplat" in quanto la botta del corpo dell'orko che andava a sbattere contro l'arcata fu sufficiente a sovrastare in suono anche l'enorme treno, risuonando in tutta la vallata.

mercoledì 5 aprile 2017

BG: Da Race

Pianeta Buffalo, Sistema solare West, Da qualche parte nelle vicinanze di Austin.

"Dannazione" sbraitó Grunt, il Noz gli era costato 10 zanne, l'intera ultima vittoria, eppure aveva premuto il pulsante più e più volte durante la gara di oggi ma non era successo niente.

Certo, quando Kratz era stato tagliato a metà dallo scorpione mentre cercava di tagliare fuori dal percorso la cosa era stata piuttosto divertente, e perlomeno grazie a questo non era arrivato ultimo.
Le dannate regole di Krugg Il Tiranno, 10 zanne al primo arrivato e un combattimento nella gabbia degli scoprioni all'ultimo, che poi tanto nella maggiorparte dei casi chi vinceva veniva pestato da uno dei leccapiedi di Krugg finendo con l'avere meno zanne di quelle con cui era partito.
Krugg Il Seduto, come preferivano chiamarlo in sua assenza, era il Bozz Kapo Goff che da 2 anni comandava tutto l'accampamento di Nazkar, che da che Gork è Gork era sempre stato un accampamento di zoli maligni, quando peró era arrivato e aveva spaccato a metà la zucca del precedente kapo Ugblitz con una testata nessuno di loro aveva osato opporsi a lui e alla sua banda.
"Prezto Grunt!" gli urló Buzzgob, il mek che avrebbe dovuto montargli il Noz "Krugg sta tenendo un dizkorzo e ci vuole tutti lì".
"Ok Buzz, ma poi tu mi aggiuzti quel dannato Noz! Ho pazzato tutta la gara a premere il pulzante rozzo ma non zuccedeva niente!!"
"Quante volte te lo devo dire Grunt?? Prima il verde e poi il rozzo!! E per l'amor di Mork non premere il rozzo e il verde contemporaneamente, non zono zikuro di koza farebbe".
Buzzgob era un mek simpatico, quando era andato a farsi montare il Noz gli aveva fatto un discorsone su come Krugg usasse le gare per tenerli impegnati, che se si fossero ribellati insieme avrebbero vinto su Krugg, o forse era che usava la ribellione per fare le gare, o gli impegni per fare le ribellioni? Grunt non ne era sicuro ma una cosa era certa, Krugg non stava simpatico neanche a Buzz, e quindi Buzz era simpatico.
Arrivarono al podio, Krugg era sul suo enorme trono, sulla destra del palco, steso a terra in una posa scomposta Zpit, che aveva vinto la gara, stava perdendo sangue con gli occhi ribaltati nelle orbite, mentre uno dei kapi giocherellava con la borsa del premio, "ke novellino, zi vede che era la zua prima vittoria, prima zi prendono le zanne e poi zi zkappa, lo zanno tutti!" Pensó Grunt.
Il Tiranno inizió a parlare "Krugg ha decizo una koza, al zud Gharak ha conquiztato un fortino di umani, e va in giro vantandozene, e allora me, Krugg, ke zono il voztro kapo, ha decizo che noi prenderemo quella! E poi voglio vedere ki zi vanta!"
Disse indicando la grande cupola nera che si stagliava a nord.
"Quindi, io, Krugg, ke zono anke un grande genio, ho decizo ke prima dobbiamo trovare un modo per entrare, e dato ke le porte zi aprono zolo quando pazzano le montagne zu ruote, allora ho decizo ke daró un intera kela potenziata al primo ke riuscirà anche zolo a mettere un dito nella città".
"Quel baztardo" disse Buzzgob "zkommetto ke c'è una fregatura, probabilmente ha intenzione di utilizzare quezta zkuza per liberarzi di quelli ke zi oppongo al zuo potere, lo zanno tutti ke entrare nella grande kupola è un zuicidio".
Grunt annuì distratto, non era sicuro di chi Buzz stesse parlando, e sinceramente non gli interessava, Lui era certo solo di un fatto: quella kela potenziata la voleva.