791.M41 Incrociatore Charadon Caeli, nave fortezza del Clan Maugan, V compagnia della Legione Cremisi, 25 minuti dall'abbordaggio della nave mercantile
Il capitano Maugan era seduto sulla poltrona di comando in plancia, attraverso le vetrate osservava il vascello alla deriva che si avvicinava sempre di più al pianeta, su di esso si trovavano alcuni suoi marine guidati dal bibliotecario Davian.
Li avevano avvertiti che la nave stava uscendo dall'orbita
stabile attorno al pianeta e che sarebbero precipitati in massimo mezz'ora, ma
non avevano ricevuto risposta e non potevano sapere se avessero sentito il
messaggio e ormai la mezz'ora era quasi passata.
"Muovetevi dannazione. Che diamine aspettate ad
andarvene da lì?" diceva tra sé. "Capitano, stanno entrando
nell'atmosfera!" lo avvisò uno dei marine.
Al posto delle vetrate comparve una schermata dell'orbita della nave sconosciuta: stava rapidamente precipitando verso il pianeta andando a schiantarsi nelle periferie della città.
"Localizzate il luogo d'impatto e scandagliate coi sensori" ordinò Maugan. "Signore, abbiamo un problema" disse uno dei membri dell'equipaggio.
La schermata cambiò ancora mostrando la scansione radar, a pochi chilometri dal punto di impatto venivano rilevati numerosi segnali in movimento che si dirigevano verso la nave.
"Raduna subito una forza d'intervento, non abbiamo tempo da perdere. Voglio la mia scorta personale pronta in una capsula d'atterraggio, guiderò io stesso lo sbarco." disse a Morpheus.
Al posto delle vetrate comparve una schermata dell'orbita della nave sconosciuta: stava rapidamente precipitando verso il pianeta andando a schiantarsi nelle periferie della città.
"Localizzate il luogo d'impatto e scandagliate coi sensori" ordinò Maugan. "Signore, abbiamo un problema" disse uno dei membri dell'equipaggio.
La schermata cambiò ancora mostrando la scansione radar, a pochi chilometri dal punto di impatto venivano rilevati numerosi segnali in movimento che si dirigevano verso la nave.
"Raduna subito una forza d'intervento, non abbiamo tempo da perdere. Voglio la mia scorta personale pronta in una capsula d'atterraggio, guiderò io stesso lo sbarco." disse a Morpheus.
Prima di entrare nella capsula d'atterraggio pensò alle
parole di Davian: "Il pianeta è deserto, siamo fortunati a trovarci
qui", gli avrebbe chiesto se fosse ancora dello stesso parere una volta
salvatogli il culo.
Nel frattempo, nelle parti più profonde dell'underhive:
Veloci passi affrettati rimbombarono nel buio del corridoio. Chelanius, uno dei tanti ex ufficiali dell'Astra Militarum passati al Culto del Flagello, non portava con sé buone notizie e ciò lo rendeva parecchio nervoso. E poi, chiunque fosse ancora un “vero” umano, si sarebbe naturalmente sentito a disagio in quella situazione. Non che la Fede fosse in discussione, quello mai. Ma certe “cose” sono sempre dure da mandar giù...e fra i tanti abomini che il Culto aveva generato, l'essere a cui stava portando queste brutte notizie era forse il peggiore in assoluto.
“Mio Signore, chiedo udienza” disse Chelanius, rivolto verso
una stanza il cui ingresso senza porta era coperto di logori drappi rossi.
Con un gorgoglìo umido, dalla stanza giunse una lontana
risposta: “Fatti avanti”.
Chelanius entrò nella penombra di quell'antro. Spostando un
drappo dopo l'altro, giunse infine al centro. Ma la creatura con cui doveva
parlare non si vedeva.
D'un tratto, un fruscio alle spalle, e ancora quella voce
gorgoliante di prima.
“Dimmi tutto.”
“Signore, abbiamo perso ogni comunicazione con la spedizione
inviata sull'astronave” disse Chelanius, mentre una goccia di sudore gli
scivolava lungo la schiena.
Un lungo silenzio, intervallato da rantoli e profondi
respiri, sottolineò la muta rabbia dell'essere.
“...Lymant ha dunque fallito?”
“Probabile. Qualche ora fa una nave che non siamo riusciti
ad identificare è entrata nell'orbita del pianeta. Crediamo che ciò abbia a che
fare con il silenzio radio. Inoltre, abbiamo rilevato che il vascello sul quale
si trovano Lymant e i suoi uomini si trova in un'orbita instabile e che se non
viene corretta finirà con il precipitare al suolo...”
“Un fallimento completo. Dobbiamo agire dando per scontata
la sconfitta di Lymant e muoverci per recuperare il carico. Dimmi che è
possibile.”
“Oh si, Signore. Il profilo di discesa dell'astronave è
molto blando, quindi l'eventuale impatto non dovrebbe causarne la totale
distruzione.”
“Dove cadrà?”
“Approssimativamente, ad est del formicaio, a circa un
centinaio di chilometri dalla città.”
“Bene. Andrò di persona. Non appena avrai più informazioni
sul luogo dove cadrà, inizia ad organizzare i nostri soldati.”
“Sissignore. Vuole che venga anch'io sul campo di
battaglia?”
“No, tu rimarrai in città. Ora, va'. Io devo prepararmi, e
convocare i Prescelti.”
“Agli ordini, mio Signore.”
Chelanius si dileguò più in fretta possibile. Sempre la
stessa storia. Ogni volta che conferiva con Blashyrrk, il Magus del Culto del
Flagello, deforme ed evidentemente inumano, le sue forze venivano meno.
tutti i diritti e le migliaia di dollari del monopoli provenienti da questo post vanno ai loro rispettivi autori (che nel caso non ve lo ricordaste sono anche i giocatori della campagna) i gestori dei blog http://warhammerspaceblog.blogspot.it e http://hivefleetbahamuth.blogspot.it
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