domenica 17 maggio 2015

I trafficanti di Khatrax: l'alba prima della tempesta

791.M41 Incrociatore Charadon Caeli, nave fortezza del Clan Maugan, V compagnia della Legione Cremisi, 25 minuti dall'abbordaggio della nave mercantile


Il capitano Maugan era seduto sulla poltrona di comando in plancia, attraverso le vetrate osservava il vascello alla deriva che si avvicinava sempre di più al pianeta, su di esso si trovavano alcuni suoi marine guidati dal bibliotecario Davian. 
Li avevano avvertiti che la nave stava uscendo dall'orbita stabile attorno al pianeta e che sarebbero precipitati in massimo mezz'ora, ma non avevano ricevuto risposta e non potevano sapere se avessero sentito il messaggio e ormai la mezz'ora era quasi passata. 
"Muovetevi dannazione. Che diamine aspettate ad andarvene da lì?" diceva tra sé. "Capitano, stanno entrando nell'atmosfera!" lo avvisò uno dei marine.
Al posto delle vetrate comparve una schermata dell'orbita della nave sconosciuta: stava rapidamente precipitando verso il pianeta andando a schiantarsi nelle periferie della città.
"Localizzate il luogo d'impatto e scandagliate coi sensori" ordinò Maugan. "Signore, abbiamo un problema" disse uno dei membri dell'equipaggio.
La schermata cambiò ancora mostrando la scansione radar, a pochi chilometri dal punto di impatto venivano rilevati numerosi segnali in movimento che si dirigevano verso la nave.
"Raduna subito una forza d'intervento, non abbiamo tempo da perdere. Voglio la mia scorta personale pronta in una capsula d'atterraggio, guiderò io stesso lo sbarco." disse a Morpheus.
Prima di entrare nella capsula d'atterraggio pensò alle parole di Davian: "Il pianeta è deserto, siamo fortunati a trovarci qui", gli avrebbe chiesto se fosse ancora dello stesso parere una volta salvatogli il culo.

Nel frattempo, nelle parti più profonde dell'underhive:


Veloci passi affrettati rimbombarono nel buio del corridoio. Chelanius, uno dei tanti ex ufficiali dell'Astra Militarum passati al Culto del Flagello, non portava con sé buone notizie e ciò lo rendeva parecchio nervoso. E poi, chiunque fosse ancora un “vero” umano, si sarebbe naturalmente sentito a disagio in quella situazione. Non che la Fede fosse in discussione, quello mai. Ma certe “cose” sono sempre dure da mandar giù...e fra i tanti abomini che il Culto aveva generato, l'essere a cui stava portando queste brutte notizie era forse il peggiore in assoluto.

“Mio Signore, chiedo udienza” disse Chelanius, rivolto verso una stanza il cui ingresso senza porta era coperto di logori drappi rossi.
Con un gorgoglìo umido, dalla stanza giunse una lontana risposta: “Fatti avanti”.
Chelanius entrò nella penombra di quell'antro. Spostando un drappo dopo l'altro, giunse infine al centro. Ma la creatura con cui doveva parlare non si vedeva.
D'un tratto, un fruscio alle spalle, e ancora quella voce gorgoliante di prima.
“Dimmi tutto.”
“Signore, abbiamo perso ogni comunicazione con la spedizione inviata sull'astronave” disse Chelanius, mentre una goccia di sudore gli scivolava lungo la schiena.
Un lungo silenzio, intervallato da rantoli e profondi respiri, sottolineò la muta rabbia dell'essere.
“...Lymant ha dunque fallito?”
“Probabile. Qualche ora fa una nave che non siamo riusciti ad identificare è entrata nell'orbita del pianeta. Crediamo che ciò abbia a che fare con il silenzio radio. Inoltre, abbiamo rilevato che il vascello sul quale si trovano Lymant e i suoi uomini si trova in un'orbita instabile e che se non viene corretta finirà con il precipitare al suolo...”
“Un fallimento completo. Dobbiamo agire dando per scontata la sconfitta di Lymant e muoverci per recuperare il carico. Dimmi che è possibile.”
“Oh si, Signore. Il profilo di discesa dell'astronave è molto blando, quindi l'eventuale impatto non dovrebbe causarne la totale distruzione.”
“Dove cadrà?”
“Approssimativamente, ad est del formicaio, a circa un centinaio di chilometri dalla città.”
“Bene. Andrò di persona. Non appena avrai più informazioni sul luogo dove cadrà, inizia ad organizzare i nostri soldati.”
“Sissignore. Vuole che venga anch'io sul campo di battaglia?”
“No, tu rimarrai in città. Ora, va'. Io devo prepararmi, e convocare i Prescelti.”
“Agli ordini, mio Signore.”


Chelanius si dileguò più in fretta possibile. Sempre la stessa storia. Ogni volta che conferiva con Blashyrrk, il Magus del Culto del Flagello, deforme ed evidentemente inumano, le sue forze venivano meno.


tutti i diritti e le migliaia di dollari del monopoli provenienti da questo post vanno ai loro rispettivi autori (che nel caso non ve lo ricordaste sono anche i giocatori della campagna) i gestori dei blog http://warhammerspaceblog.blogspot.it e http://hivefleetbahamuth.blogspot.it

sabato 16 maggio 2015

I trafficanti di Khatrax: Salvataggio instabile

la prima missione della campagna narrativa dei trafficanti di khatrax si è infine svolta, di seguito i risultati:



dati ricavati dalle banche dati dei marine della legione cremisi riguardanti il pianeta Khatrax, sistema stellare omonimo, ultimo aggiornamento 769.M41
il pianeta Khatrax si trova a nella zona a cavallo tra il segmentus ultima e il segmentus solar nel settore aminus primus.
Esso era il pianeta capitolare dei cavalieri di sangue, capitolo discendente degli angeli sanguinari, ora rinnegato.
il pianeta khatrax è in gran parte un pianeta selvaggio composto da giungle e che rientra nella classificazione di mondo assassino fatta esclusione per il continente più piccolo, dove si trova la città formicaio omonima.
Si ritiene che la giungla venga respinta dal continente a causa della presenza di enormi strutture piramidali che la maggiorparte degli storici fanno risalire all’oscura era della tecnologia, anche se da alcuni resoconti storici sembra che che essi fossero preesistenti.
Quando, nel 150 del M38 tornarono solo 4 delle 8 compagnie dei cavalieri che erano partite per la crociata abissale si scoprì che esse erano cadute in preda alla rabbia nera e si erano ormai convertite a Khorne autonominandosi “i berzeker di khatrax”.
Nel conflitto fratricida che ne conseguette le 2 compagnie che erano rimaste a fare base stabile sul pianeta vennero annientate, fu necessario l’intervento del capitolo dei supplizianti per porre fine alle atrocità compiute dai berzeker e distruggerli.
La lunga guerra di 2 anni che ne risultò portò alla distruzione della città, quando essa si concluse le fabbriche erano in rovina, dei palazzi non rimanevano che macerie, il governatore planetario era morto e solo poche decine di migliaia di cittadini erano sopravvissuti.

Su ordine del consiglio dell’adeptus administartum del settore, all’inizio del 153 del M38 il pianeta venne abbandonato e la popolazione trasferita.

missione:
giunti nel sistema stellare i marine ricevono un messaggio d’aiuto proveniente da una nave in orbita parzialmente stabile attorno al pianeta khartrax.
La richiesta d’aiuto, fatta dal capitano della nave, era molto disturbata e le poche parole comprensibili sono riportate in seguito:“aiuto! Richiediamo intervento immediato! Siamo stati at-*interferenze statiche, 2 secondi* xenos! Q*interferenze statiche, 3 secondi* traditi! *urla di sottofondo e rumori di spari seguite dall’interruzione della trasmissione*”.
Gli space marine decidono allora di mandare una piccola strike force nella speranza di recuperare anche qualche informazione sull’interferenza che proibisce ai loro astropati di vedere nel warp e che li ha obbligati a rallentare durante la loro fuga.




resoconto di quanto avvenuto a bordo:
La squadra di space marine era giunta sull’astronave impreparata a ciò che si sarebbe trovata davanti, ma con anni di addestramento alle spalle.
una volta schierati nell’hangar decisero di dividersi, Davian era convinto di poter sfondare il portellone della nave con facilità grazie all’utilizzo dei suoi poteri psionici, ma non aveva calcolato che il warp questa volta non era dalla sua parte, il raggio psionico partì dalle sue mani ma l’enorme sforzo per riuscire a collegarsi al warp in quella zona di assenza sovraccaricò il cervello dello psionico causando la fuoriuscita di fiotti di sangue dalle sue narici.
Nonostante gli iniziali problemi dei marine la loro avanzata non venne fermata, onde e onde di cultisti si schiantarono su di loro ma essi continuarono ad avanzare imperterriti mentre la nave, danneggiata dalla precedente battaglia tenutasi a bordo, iniziava a cadere sul pianeta.
i superumani, avvantaggiati dagli spazi stretti che favorivano la loro inferiorità numerica, procedettero fino alla stanza in cui erano rinchiusi i marinai, liberandoli.
L’avanzata dei marine però non avvenne senza perdite, un piccolo gruppo di genoraptor, sbucò da un condotto dell’areazione e seppure decimato dai lanciafiamme nemici riuscì a giungere in corpo a corpo coi dilaniando alcuni dei superuomini.
Quando vide il proprio esercito decimato perfino Lymant, Gerarca del culto del flagello decise di lanciarsi contro i propri nemici insieme alla sua guardia del corpo, sfidato a singolar tenzone dal Bibliotecario degli space marine riuscì a ingaggiare un ottimo duello ma infine rimasto solo non poté far altro che soccombere.
I marine però sapevano di non essere salvi, giunti nella sala comando e liberato il capitano della nave non poterono fare altro che osservare la terra avvicinarsi veementemente di fronte a loro, fu durante uno di questi attimi che il Davian notò un piccolo dettaglio, il corpo del gerarca nemico era scomparso, purtroppo non ebbe tempo di investigare troppo a riguardo perché in quel momento la nave atterrò violentemente a terra scagliando molti dei superumani contro le pareti.













martedì 5 maggio 2015

I trafficanti di Khatrax: La richiesta d'aiuto

791.M41 Incrociatore Charadon Caeli, nave fortezza del Clan Maugan, V compagnia della Legione Cremisi




Il capitano Thoris Maugan si dirigeva di fretta verso il ponte di comando affiancato dal bibliotecario Davian. La sirena di allarme era ancora in funzione e le luci di emergenza lampeggiavano di rosso lungo il corridoio. Soltanto poco prima stavano radunando un gruppo di volontari da un piccolo pianeta dell’Imperium, Gemini II, fingendosi dei normali marine lealisti, quando l’Inquisizione era comparsa dal nulla con tre navi. Era regola del capitolo che le compagnie viaggiassero a coppie, ma la settima compagnia che viaggiava con il suo clan era l’ultima ad essere stata creata, e non era ancora pronta a combattere, quindi con il suo incrociatore aveva distratto le navi nemiche abbastanza a lungo da permettere la fuga alla VII compagnia senza che la sua traiettoria fosse rilevata. Poi erano saltati nel Warp e ci erano rimasti per alcuni minuti. Era nella sala comando vicino la plancia quando Davian di fronte a lui era quasi svenuto. Contemporaneamente l’allarme era scattato. Davian lo aveva informato del fatto che fossero usciti bruscamente dal Warp. Arrivati in plancia trovarono i pannelli di sicurezza della nave aperti, mostrando lo spazio reale attraverso le vetrate del ponte. Il navigator era a terra. Il bibliotecario Morpheus, al comando della plancia in quel momento, era accasciato sulla poltrona di comando con un’espressione provata. Attorno a lui ed al navigator i marine ed i servitori della plancia. “Che diavolo succede?” Urlò Maugan, mentre Davian e i medici che erano entrati con loro soccorrevano il Navigator e Morpheus. “Signore, il Navigator ci ha portati fuori dal Warp”. “Questo lo so anch’io Morpheus, ma abbiamo l’Inquisizione alle calcagna, che cazzo ci facciamo qui?”. “Non so spiegare cosa sia successo. E’ stato come se il Warp si fosse bloccato in questo punto, ci troviamo in una sorta di zona di bonaccia. Se ci fossimo impantanati lì non saremmo resistiti ai demoni in agguato. Il navigator ci ha tirati fuori appena in tempo, ma credo sia morto nel farlo.” “Fortunatamente no” – lo interruppe Davian – “Ho parlato coi medici. E’ vivo, ma non si riprenderà prima di qualche giorno, e ci vorranno almeno due settimane prima che possa anche solo pensare di condurre la nave nel Warp. Comunque ho una buona notizia: i sensori delle navi imperiali calcolano i punti di uscita dal Warp in base a punto di entrata, pertanto non si aspetteranno mai di trovarci qui, in più la zona di bonaccia dovrebbe disturbare i loro sensori a lunga distanza, potrebbero metterci addirittura un mese, forse due, prima di scoprire dove siamo.” “Spero però che almeno noi sappiamo dove ci troviamo” disse seccamente Maugan. “Area esterna del sistema solare Kathrax” rispose prontamente Davian “Al confine tra il Segmentum Solar e l’Ultima Segmentum. L’unico pianeta in grado di consentire la vita è Kathrax I, ormai abbandonato a quanto ci risulta. Potremmo davvero essere stati fortunati questa volta.” Prima che Maugan potesse dire qualcosa lo schermo iniziò a lampeggiare. “Una richiesta di aiuto, signore” disse uno dei marine. “Se c’è una cosa che imparato, Davian” disse il capitano “è che il nostro capitolo non è fortunato.”



È con questo primo post che mi permetto di inagurare la campagna narrativa de "i trafficanti di Khatrax" di cui saró master e che includerà due fazioni: gli space marine rinnegatifuggitivimabuonicomeilpaneinside della legione cremisi del gestore del blog "warhammer space", e il culto dei genoraptor ultrafigocostruitodipropriopugnocheperóilBGperstavoltal'hoscrittoio del gestore del blog "i tiranidi della bahamuth".
La campagna includerá missioni modificate e di dimensioni non troppo grandi, insomma roba for fun, e c'é l'elevata possibilitá che non tutte le missioni siano venute proprio bilanciate bilanciate che è la mia prima campagna per cui nel caso capiti sappiate che partecipate a vostro rischio e pericolo, in ogni caso ho fatto il massimo per bilanciare quindi prendete quello che c'è senza brontolare altrimenti -200 pti alla partita dopo (muahahahah sto potere mi sta dando alla testa)
E ora che le presentazioni di rito son state fatte rimane solo una domanda da porre ai suddetti.... Che fate venerdì pomeriggio?