M41. 050, confini del
Segmentum Ultimus, Frangia Orientale, sistema Cruciatus Vacuum, pianeta
principale Mepher, qualche migliaio di chilometri sottoterra.
Le porte della capsula di stasi sibilarono e attraverso i
condotti di riparazione entrò uno sciame di scarabei canoptek che controllò le
funzionalità del gran patriarca che nel frattempo iniziò a riprendere
coscienza, più di sessanta milioni di anni erano passati da quando era entrato
in quella specie di bara, eppure, a lui non era sembrato che un attimo.
Aperta la porta uscì e osservò le centinaia di capsule,
simili alla sua, che aveva intorno, dalle quali nel frattempo iniziarono a
uscire i criptek che componevano il suo consiglio.
Interessato osservò l’attività febbrile degli canoptek che
si aggiravano in sciami di scarabei sempre più numerosi, eppure sempre così
coordinati e fluidi, controllati dall’intelligenza artificiale di vari tris di
ragni, che a loro volta erano guidati dal cervello centrale; i tecnoservitori
erano intenti esaminare e, eventualmente, riparare, ogni necron lì sepolto, nel
sottolivello più basso e più importante delle zone tombali.
Non passarono nemmeno pochi secondi che ecco Thot si vide
correre incontro un Criptek che, dopo un rapido inchino, si rialzò e, accigliato,
per quanto possa esserlo un robot, disse: “Buongiorno mio signore, scusi se non
seguo strettamente il protocollo ma come ben sa le prime fasi di risveglio
della tomba sono le più delicate.
Pare che il pianeta durante gli ultimi 15 mila anni sia
stato colonizzato da una razza di mortali che si fanno chiamare “umani”, gli
archivi e le rilevazioni dicono che hanno un impero di dimensioni notevoli per
il loro sviluppo tecnologico, e, anche se questa zona è la loro periferia,
ritengo probabile che li troveremo spesso anche sui prossimi mondi tomba.
Eccole i dati riguardanti le unità già risvegliate e la
situazione del pianeta qua fuori.”
Dopo una breve sfogliata ai dati il patriarca si rivolse al
suo primo consigliere: “Perfetto, Eletreth, mantieni il controllo sulle
attività di risveglio, questi umani sospettano qualcosa? Come ha agito il
programma negli ultimi anni riguardo a loro?”.
“Gli alieni non sospettano nulla signore, credono che le
tombe siano rovine pericolanti di un popolo estinto e i campi di interferenza
fermionici hanno permesso alle attività di risveglio di passare inosservate”.
“Perfetto, portami alla sala di controllo centrale,
attueremo un attacco preventivo, prima ho bisogno di conoscere in che modo
comunicano con l’esterno, dobbiamo tagliarli fuori dal resto del loro impero con
delle azioni rapide e precise, chiama i necrocecchini, e inizia a riscaldare i
bombardieri, non ho intenzione di dedicare più di un paio di settimane a questi
insetti”.